Non ci sarà il conto corrente a costo zero per i pensionati, il governo accontenta le banche

fila di pensionati 2012

   Non ci sarà il conto corrente a costo zero per i pensionati. Il governo ha fatto marcia indietro, e il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo ha annunciato che l’esecutivo interverrà con un decreto per modificare la misura, troppo onerosa per le banche.E’ proprio questa la ragione, l’articolo della decreto liberalizzazioni che imponeva agli istituti di credito di aprire conti correnti a zero spese a chi percepisce una pensione inferiore a 1.500 euro al mese, è “un danno” per le banche, come lo ha definito il sottosegretario.  

   Se la norma diventasse operativa, secondo Polillo potrebbe causare “un’ulteriore stretta creditizia che si riverbererebbe inevitabilmente sulle imprese e le famiglie".
Nemmeno una parola sui pensionati danneggiati dalla retromarcia, che in virtù del decreto salva-Italia saranno costretti ad aprire un conto (il decreto vieta alle pubbliche amministrazioni di effettuare pagamenti in contanti sopra i 1.000 euro, includendo anche gli assegni pensionistici), e pagarne i costi per intero.
Gli incontri con l’Abi

   La decisione dell’esecutivo è arrivata in seguito alle pressioni dell’Abi, l’associazione bancaria italiana, che da tempo lamentava l’anti economicità della misura. L’associazione aveva avuto nei giorni scorsi diversi incontri con i rappresentanti di Pdl, Pd e Udc, e aveva fatto sentire la sua pressione sul governo.
Banche accontentate

   “Ci sono diverse soluzioni a breve”- aveva detto il vicepresidente Antonio Patuelli a proposito degli incontri, “confidiamo nel dialogo tra Parlamento e Governo”. Aggiungendo di avere trovato grande “sensibilità” da parte delle forze politiche.  Con la misura, secondo l’Abi, gli istituti avrebbero perso circa un miliardo di euro all’anno.

di (Il Salvagente)