1° maggio, tante le manifestazioni in Calabria per la Festa dei lavoratori in una Regione dove il lavoro non c’è

Giovani in piazza

   1° maggio, tante le manifestazioni in Calabria per la Festa dei lavoratori in una Regione dove il lavoro non c’è. Negli ultimi anni, infatti, è aumentato ulteriormente il numero dei disoccupati calabresi in una terra che, ancora oggi, presenta problemi di varia natura e con un futuro pieno di incertezze.

Tanti i giovani in corteo per rivendicare i propri diritti e con la speranza di ottenere una valida sistemazione lavorativa nel proprio luogo di nascita, con un regolare contratto finalizzato a sconfiggere il problema della disoccupazione e del lavoro nero, al fine di alleviare il dilagante fenomeno dell’emigrazione, in altre città del centro-nord Italia ed in Europa, in cui le nuove generazioni sono proiettati nel voler lasciare la Calabria per trovare fortuna altrove. Un dato preoccupante che, ad ogni modo, deve far riflettere i politici regionali e nazionali.

   Questi, senza indugiare, dovranno fare di tutto per mettere in atto una serie di iniziative focalizzate a garantire sviluppo, benessere economico e nuovi posti di lavoro. Con la crisi economica, poi, sono aumentate le famiglie indigenti che, quotidianamente, chiedono aiuto ai centri Caritas dell’intera Regione con la richiesta di generi alimentari ed abbigliamento per riuscire a sopravvivere. Questo, dunque, la fotografia reale della situazione difficile che si vive, tuttora, in una terra con mille risorse e con dati preoccupanti in diversi settori. Tutti, infine, si augurano di assistere ad un radicale cambiamento per garantire un futuro migliore alla Calabria ed ai calabresi.

di Antonio le Fosse (Report freelance)